venerdì 5 giugno 2015

Sospendere il giudizio

La nostra esistenza è caratterizzata da continui giudizi su tutto ciò che ci circonda.
Continuamente impieghiamo una enorme mole di energia per stabilire cosa ci dona gioia e cosa dolore, quello che è bello e ciò che è brutto, ciò che va bene e quello che non va bene.
Giudichiamo tutto e tutti.
Giudichiamo gli altri, il loro modo di agire e il comportamento, dimenticando spesso, troppo spesso, che le persone nascono libere.
Giudichiamo noi stessi vagliando continuamente il nostro comportamento e assegnando una valutazione che spesso crea problemi di autostima e inutili sensi di colpa.

Tutto questo è dispendioso.
Questa enorme quantità di energia che utilizziamo per esprimere inutili giudizi potrebbe essere impiegata per realizzare i nostri desideri e vivere una vita gioiosa.

Nella meditazione di oggi impareremo una tecnica che ci può realmente aiutare a sospendere il giudizio.
Perchè sospendere il giudizio può realmente cambiare la vostra esistenza.


Entrate nel vostro spazio interiore.
Visualizzate un lago circondato dalle montagne.
Portate la vostra consapevolezza sulla superficie delle acque e lasciate che, gradualmente, si immerga nelle sue profondità.
Mano a mano che scendete nelle profondità la calma pervade il vostro essere.
Ripetete mentalmente per tre volte la seguente frase: "Sospendo il mio giudizio....adesso!"

Il lago rappresenta il simbolo che indica lo stato interiore di ogni individuo.
In questo stato naturale, le acque calme del lago rispecchiano gli avvenimenti che accadono nella quotidianetà.  Questo rispecchiamento avviene senza nessun giudizio. Tutto quello che si manifesta sulla superficie del lago raffigura tutto quello che ci blocca e ci limita. La superficie agitata del lago rispecchia un’immagine alterata della realtà, modificata dai  nostri giudizi. Praticare questo esercizio di meditazione ha lo scopo di aiutarci a sviluppare la nostra capacità naturale di non giudizio facendo ritornare il lago tempestoso alla sua autentica condizione di pace.

Giuseppe Cascio


Nessun commento:

Posta un commento