mercoledì 21 novembre 2012

Una tecnica avanzata di autoguarigione

Le molecole e gli atomi che compongono il nostro corpo rimangono aggregati  perché esiste uno calco, di natura energetica, che le incanala e le tiene unite fra loro.

Immaginate un pasticcere che decide di creare una torta a forma di bambola. Prima di tutto bisogna che si procuri uno stampo all’interno del quale verserà il suo preparato. Anche per creare il nostro corpo è stato utilizzato uno stampo energetico che viene definito “corpo eterico”.

Come nella torta il corpo eterico è un po’ più grande rispetto al corpo materiale, proprio perché lo deve contenere.

La fisionomia del nostro corpo è quindi determinata dalla forma del nostro doppio eterico.

Molti invalidi percepiscono delle fitte dolorose localizzate su parti del corpo che sono state amputate perché la controparte eterica di quel determinato organo continua a esistere anche molto tempo dopo essere stato asportato.

Oggi andremo ad illustrare una tecnica di meditazione creativa avanzata che può essere utilizzata per sostituire organi danneggiati con la loro controparte eterica. Sia ben chiaro che non parliamo assolutamente di sostituire eventuali cure o interventi medici ma di rafforzare l’efficacia di tali trattamenti. Quando il medico agisce su una parte del nostro corpo per cercare di guarirla noi dovremo sempre aiutarlo integrando una tecnica mentale per accelerare il processo di guarigione.

Ecco come procedere:

Rilassate corpo e mente utilizzando la tecnica che conoscete meglio.

Dopo aver raggiunto uno stato di emissione di onde alfa visualizzate il vostro corpo eterico di fronte a voi e concentrate la vostra attenzione su di esso.

Senza distogliere l’attenzione fate tre respiri profondi.

Visualizzate una bacchetta di circa 10 centimetri in oro massiccio.

Dalla sua punta, di colore rosso, fuoriesce un laser.

Avvicinate la bacchetta laser alla parte del corpo eterico che volete asportare e procedete con l’intervento.

Non appena avrete asportato l’organo eterico soffiate con vigore su di esso per infondergli energia vitale, quindi procedete sostituendo l’organo malato con quello sano.

Al termine soffiate nuovamente sulla parte del vostro corpo appena trapiantata.

Il soffio di guarigione è molto importante in questa procedura e deve essere ripetuto nei 21 giorni successivi all’intervento inspirando profondamente e soffiando con vigore sulla parte del corpo che ha subito il trattamento.

Questa procedura può essere utilizzata sia su se stessi che su altre persone.

Non è possibile approfondire questa procedura più di quanto abbiamo fatto fino ad ora poiché ci dilungheremmo troppo sull’argomento. Tuttavia se avete dubbi o domande potete lasciare un commento utilizzando il modulo che trovate in fondo a questo articolo (cliccando su "Commenti"). Vi risponderemo in breve tempo.

APPROFONDIMENTI:

Tecniche di guarigione di Louise Hay

Corpo eterico

Kosha

Supporti per la guarigione

Tecnica dei virus

Guarire l'emicrania






 

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2 commenti:

  1. Trovo l'articolo molto interessante e volevo chiedervi se potete indicarmi dove reperire un audio che contenga un mantra per la guarigione.

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    1. Puoi trovare diversi audio per la guarigione cliccando di fianco a questo articolo, alla tua destra.
      Oppure puoi fare una ricerca su google scrivendo "mantra per la guarigione".

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